Argomenti contro l'iniziativa sulla biodiversità
Argomenti contro l'iniziativa sulla biodiversità
L’iniziativa mira a:
Dichiarare paesaggi, località caratteristiche, luoghi storici, rarità naturali e monumenti culturali come oggetti da proteggere ufficiali e praticamente intoccabili.
Limitare l'uso delle superfici e del patrimonio edilizio costruito anche al di fuori degli oggetti da proteggere ufficiali.
Riservare un maggior numero di superfici per la biodiversità.
Il Consiglio federale ed il Parlamento respingono l’iniziativa sulla biodiversità perché è eccessiva. Essa limiterebbe la produzione (sostenibile) energetica ed alimentare, la gestione delle foreste, le aree rurali per il turismo, aumentando i costi di costruzione. La produzione indigena verrebbe fortemente indebolita e si dovrebbero aumentare notevolmente le importazioni di energia, cibo e legname.
Inoltre, le competenze ed i margini di azione dei Cantoni e dei Comuni verrebbero ridotte, a fronte di maggiori oneri finanziari.
Senza contare che esistono già strumenti e disposizioni legali sufficienti per promuovere la biodiversità.
Il 30% della superficie del nostro Paese sarebbe praticamente intoccabile
Gli iniziativisti vogliono che il 30% della superficie del Paese sia destinata alla biodiversità e ritengono che solo l'8% sia oggi sufficientemente protetto. Ciò significa che per loro manca una superficie grande quanto i Cantoni di Berna, Friburgo, Neuchâtel e Soletta messi insieme.
Impedimento alla produzione di energia indigena e sostenibile
Un’eventuale accettazione dell’iniziativa renderebbe l’attuazione della strategia energetica svizzera, transizione energetica inclusa, molto più difficile.
Limitazioni per l’economia forestale e del legno
L’accettazione dell’iniziativa comporterebbe nuove restrizioni e requisiti per l’economia forestale derivanti dall’espansione delle riserve forestali. La foresta quale fonte di materia prima verrebbe messa in secondo piano.
L’agricoltura fa già molto per la biodiversità
Attualmente, le superfici agricole utili dedicate esplicitamente alla promozione della biodiversità sono già il 19% del totale. Ciò corrisponde a 195'000 ettari di terreno, l’equivalente della dimensione dei Cantoni di Zurigo e Zugo messi insieme. La percentuale obbligatoria richiesta attualmente per l’ottenimento dei pagamenti diretti è del 7%. Oltretutto nelle zone di estivazione ci sono ben 220’000 ettari di superfici inerbite ricche di specie.
Spostamento del nostro impatto ambientale all’estero
l'iniziativa venisse accettata, la produzione indigena verrebbe indebolita e si dovrebbero Se occupare ulteriori superfici all'estero per garantire l'approvvigionamento della nostra popolazione
Indebolimento delle regioni di montagna e del turismo
Le regioni di montagna e il turismo dipendono dalle infrastrutture. L'iniziativa ne limiterebbe fortemente proprio la loro realizzazione.
Aumento dei costi e delle restrizioni per le costruzioni
Les exigences en matière de culture du bâti s’accroîtraient, engendrant des exigences supplémentaires, allongeant les procédures liées au permis de construire et augmentant les coûts.
Costi elevati
Il Consiglio federale stima che per l'attuazione dell'iniziativa saranno necessari 375-443 milioni di franchi all'anno. Tuttavia, presuppone anche che ci siano ulteriori costi indiretti.